La vespa cinese del castagno
L’arrivo nel territorio della provincia di Reggio Emilia della vespa cinese del castagno è causato esclusivamente dagli scambi di materiale di propagazione infestato.
Ultima modifica 28 maggio 2024
Poichè i sintomi dovuti alla presenza dell’insetto non sono evidenti al momento dell’impianto, occorre evitare di utilizzare marze o astoni in riposo vegetativo di cui non si conosca la provenienza.
Per dare corso alla direttiva del Consiglio 2000/29/CE dell’8/5/2000 “Misure di protezione contro l’introduzione nella Comunità di organismi nocivi ai vegetali o ai prodotti vegetali e contro la loro diffusione nella Comunità” e successive modificazioni, a seguito di rinvenimento di focolaio di vespa cinese del castagno si chiede a tutti i proprietari di piante di castagno o castanicoltori di provvedere a:
– tagliare e distruggere tramite fuoco tutte le parti delle piante di castagno con sintomi dell’insetto in questione (galle);
– non spostare i vegetali di castagno destinati alla propagazione, ad eccezione dei frutti e delle sementi, al di fuori o all’interno della zona focolaio;
E’ possibile anche consultare i siti dedicati: