Controllo delle nutrie
Monitoraggio, il controllo numerico, lo stoccaggio e lo smaltimento delle nutrie e coinvolge anche Consorzi di bonifica e associazioni agricole.
Ultima modifica 28 maggio 2024
L’Assemblea dei sindaci della Provincia di Reggio Emilia ha approvato all’unanimità un accordo di collaborazione tra la Provincia e i Comuni per l’adozione e la gestione dei Piani di contenimento delle nutrie.
L’accordo riguarda il monitoraggio, il controllo numerico, lo stoccaggio e lo smaltimento delle nutrie e coinvolge anche Consorzi di bonifica e associazioni agricole.
La Provincia si occuperà dei censimenti della popolazione di nutrie, coordinerà il piano delle catture tramite sparo da punto privilegiato o trappolaggio suddiviso per territorio comunale, individuerà il personale volontario da impiegare rilasciando le necessarie autorizzazioni, organizzerà corsi per formare il personale, metterà a disposizione le risorse strumentali necessarie (gabbie di cattura, celle frigorifere, sacchi o cassette per le carcasse, fucili ad aria compressa, cartucce etc…) e organizzerà e gestirà lo smaltimento delle carcasse.
Ai Comuni spetta l’approvazione dei singoli Piani di controllo della specie nutria indicando le aree a rischio idraulico e la divulgazione ai cittadini, mentre i consorzi di bonifica e le associazioni agricole si impegnano rispettivamente a effettuare lo sfalcio periodico delle aree a rischio idraulico e a sensibilizzare i propri associati allo svolgimento di un ruolo attivo come coadiutori. Il costo dell’attività di gestione , pari a 35.000 euro, verrà finanziato dai 37 Comuni coinvolti (12.500 euro, 2.500 dei quali a carico del Comune capoluogo), dai Consorzi di bonifica (15.000 euro per l’Emilia centrale e 3.500 euro per Terre di Gonzaga), e dalle associazioni agricole (4.000 euro).
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