Casa Maffei

Un'antica dimora padronale che ancora conserva tutti i suoi tratti tipici
Indirizzo Via Radici in Monte, 84, 42014 Roteglia RE, Italia
Punti di contatto
Cap 42014
Modalità di accesso

Come raggiungere Castellarano

Auto

  • Da Nord Prendere l'autostrada del Brennero A22, seguire la direzione Brennero - Modena, in prossimità di Modena continuare sull'autostrada del Sole A1, uscire a Modena Nord, imboccare la Tangenziale Sud direzione Sassuolo/Maranello/Abetone, continuare in direzione Formigine/Maranello/Abetone, proseguire in direzione Sassuolo prendendo la SP 467, continuare sulla SP 486 e proseguire per Veggia-Villalunga, Castellarano.
  • Da Sud Percorrere l'autostrada A11, seguire la direzione Firenze, in prossimità di Prato continuare sull'autostrada del Sole A1 direzione Bologna, uscire a Modena Nord, imboccare la Tangenziale Sud direzione Sassuolo/Maranello/Abetone, continuare in direzione Formigine/Maranello/Abetone, proseguire in direzione Sassuolo prendendo la SP 467, continuare sulla SP 486 e proseguire per Veggia-Villalunga, Castellarano.
  • Da Reggio Emilia Percorrere la SP 486 fino a Castellarano.
  • Da Bologna Da Borgo Panigale percorrere la SS 9 "Via Emilia" in direzione Modena, proseguire per Castelfranco Emilia, Modena, prendere la SP 486 in direzione Sassuolo, Veggia-Villalunga, Castellarano.
  • Da Modena Imboccare la Strada Provinciale Modena-Sassuolo direzione Formigine/Maranello/Abetone, proseguire in direzione Sassuolo prendendo la SP 467, continuare sulla SP 486 fino a Castellarano.

Treno/Bus
In treno
Il comune di Castellarano non ha una propria stazione ferroviaria. Dalla stazione Centrale di Reggio Emilia (servita dalla linea Milano - Bologna e distante 27 km circa da Castellarano) prendere la linea locale FER Reggio Emilia - Sassuolo (gestita dall'azienda TPER) fino alla stazione di Sassuolo (distante 7,5 km circa da Castellarano) oppure scendere alla fermata di Veggia (distante 6,5 km circa da Castellarano).
Proseguire in autobus (autolinee SETA).
Per consultare gli orari dei treni visitare il sito web delle Ferrovie dello Stato e il sito web delle Ferrovie Emilia Romagna.

In autobus
Autolinee SETA: E' la principale azienda che gestisce il trasporto pubblico urbano ed extraurbano a Reggio Emilia e provincia.
Per conoscere le linee e gli orari visitare il sito web www.setaweb.it

Aereo

  • Aeroporto di Parma (a 60 km circa)
  • Aeroporto di Bologna (a 58 km circa)
  • Aeroporto di Verona (a 112 km circa)

Nel XV secolo i Maffei, fedele famiglia modenese, venne inviata dal Duca in questa borgata per controllare un territorio di antica proprietà della famiglia feudale dei Da Rodelia, che aveva avuto il torto di schierarsi col pretendente perdente nella guerra di successione estense e per questo era stata spogliata dei propri beni. La casa veniva indicata originariamente come “Casa del Conte” forse proprio per l’origine gentilizia della famiglia trasferitasi.
Nei primi anni del 500 scoppia una lite fra i Maffei ed i Pacchioni per la scelta del nuovo parroco. Resta ucciso un Pacchioni e da lì inizia una faida tra le famiglie che durerà a lungo e che vedrà impegnati anche Filippo ed Antonio Pacchioni. Quest’ultimo si è indubbiamente ritagliato uno spazio nella storia del brigantaggio sia per aver riconosciuto sulla Cavriana il poeta Ludovico Ariosto, diretto in Garfagnana, e “averlo scortato” fino a S. Pellegrino “per evitargli cattivi incontri ”, ma soprattutto viene ricordato per aver ammazzato l’Amorotto, il brigante che, protetto dai potenti, vessava la montagna reggiana.

La famiglia Maffei, proprietaria di buona parte dei terreni di Roteglia, ha rappresentato per secoli l’inevitabile punto di riferimento nella vita di un paese agricolo. Al loro nome sono legate iniziative come quella, a fine 800, della bachicultura, che permetteva qualche piccolo guadagno alle famiglie o la costruzione, ad inizio 900, di un caseificio.
Durante la seconda guerra mondiale, in seguito ad un attentato che era costato la vita ad un soldato tedesco, molti Rotegliesi vennero rinchiusi dentro l’ammasso di casa Maffei, in attesa di essere deportati. L’ultimo erede, Alessandro Maffei, che conosceva il tedesco, mediò coi Nazisti e riuscì ad evitare la deportazione dei compaesani.

Il complesso di Casa Maffei viene catalogato nel 1996 dal Ministero dei Beni Culturali come “ complesso articolato a corte con nucleo del XVII secolo , opera di maestranze locali, attualmente deturpato dalla ultima ristrutturazione abbastanza recente”. La proprietà comprende la villa padronale, a pianta rettangolare su due livelli, la casa del custode ed il corpo adibito a magazzino noto come “ammasso”.

All’inizio del XXI secolo il Comune ha acquistato e ristrutturato Casa Maffei, “il cuore urbanistico e storico” di Roteglia. Questa iniziativa ha salvato la principale testimonianza di cinque secoli di storia paesana.
Oggi Casa Maffei ha perso la funzione di austera vedetta per divenire sede di aggregazione sociale e culturale, ospitando la sede di varie associazioni e mettendo a disposizione i propri spazi per momenti ludico-ricreativi.

 

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