Gatti
A seguito della L.281/1991 anche ai gatti è riconosciuto il diritto ad eleggersi un proprio “domicilio”
Ultima modifica 28 maggio 2024
Non solo infatti la legge è intervenuta nel dare una definizione ben precisa ai gruppi di gatti che vivono in aggregazione e in libertà, ma ha anche individuato dei diritti in capo ai micetti.
Questi gruppi di felini, giuridicamente si definiscono “colonie feline”, intendendosi per tali tutti i gruppi, più o meno numerosi, di gatti che vivono in libertà in un determinato territorio. Ed è proprio quest’ultima caratteristica della “territorialità” ciò su cui s’intende puntare l’attenzione.
Questa location di elezione fa sì che i gatti maturino il diritto di ricevere cure e cibo, proprio in quello stesso luogo in cui hanno deciso di stabilirsi, ovviamente sempre nel rispetto delle norme igienico-sanitarie.
E’ necessario identificare un soggetto residente in zona incaricato di prendersene cura.
Le Aziende sanitarie sono in possesso della mappatura delle colonie feline censite, monitorano i vari soggetti responsabili e si fanno carico delle procedure di sterilizzazione dei componenti delle colonie oggetto di censimento.
Gatti domestici
Chiunque conviva con un animale d’affezione o abbia accettato di occuparsene è direttamente responsabile della sua salute e del suo benessere; ricadono quindi in capo a tale soggetto il dovere di provvedere alla sua sistemazione, in ragione dei suoi bisogni fisiologici ed etologici, tenendo altresì nella dovuta considerazione anche la razza di appartenenza.
In particolare la suddetta persona dovrà:
- rifornire l’animale di cibo e di acqua in quantità sufficiente e con tempistica adeguata;
- assicurargli le necessarie cure sanitarie ed un adeguato livello di benessere fisico ed etologico;
- consentirgli un’adeguata possibilità di esercizio fisico;
- prendere ogni possibile precauzione per impedirne la fuga;
- garantire la tutela di terzi da aggressioni;
- assicurare la regolare pulizia degli spazi di dimora