Periodo matildico

Del periodo Canossano-Matildico (X-Xll sec.), rimangono scarse tracce. Si sa che la Contessa Matilde possedeva in Castellarano una casa e una cappella che donò al Monastero di Polirone (S.Benedetto Po)

Ultima modifica 31 maggio 2024

Nel 1106 la Contessa tenne un placito presso la chiesa di S.Maria, essa affidò il governo di Castellarano ad una famiglia di nobili locali ed in particolare al Miles Raniero da Castellarano. Ma tale famiglia non ebbe lunga vita e nel 1187, epoca comunale, Castellarano giurò fedeltà a Reggio Emilia. La città, infatti, teneva molto al piccolo centro poiché qui si trovava l’imbocco dell’importantissimo Canale di Reggio che prelevava acqua dal Secchia per alimentare fogne, attività produttive e mulini in città. Nel 1185 Castellarano fu visitata dal Barbarossa. Durante le lotte tra guelfi e ghibellini, Castellarano fu sede di guelfi agguerritissimi, per questo la rocca fu assediata e distrutta. Nel 1319 la bellicosa famiglia dei Da Roteglia, occupò Castellarano e tra alterne vicende si legò alla storia del paese fino al 1419 anno in cui Castellarano fu definitivamente occupata dalle truppe Estensi. Nel 1432 si ebbe il primo feudatario: Jacopo Giglioli ma costui cadde in disgrazia quasi subito e si uccise in carcere a Ferrara. Fu solo nel 1453 che il Duca Borso d’Este infeudò il conte Lorenzo Strozzi fratello del famoso poeta Tito Vespasiano (vedi stemmi in pietra sui muri della rocchetta).


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