Processionaria del pino
Traumatocampa pityocampa è un lepidottero defogliatore che attacca i pini, in particolare il pino nero e il pino silvestre. Il danno è causato dalle larve che inducono defogliazioni talvolta accentuate delle piante sulle quali compiono il loro sviluppo.
Ultima modifica 28 maggio 2024
Traumatocampa pityocampa è un lepidottero defogliatore che attacca i pini, in particolare il pino nero e il pino silvestre. Il danno è causato dalle larve che inducono defogliazioni talvolta accentuate delle piante sulle quali compiono il loro sviluppo. Le infestazioni si caratterizzano spesso con fluttuazioni graduali delle popolazioni, il cui culmine si manifesta ogni 5-7 anni, a seconda delle condizioni ambientali. Le larve sono dotate di peli urticanti che le rendono pericolose per le persone e gli animali soprattutto nel momento in cui fuoriescono da nidi invernali.
Per la difesa dell’insetto la Regione Emilia-Romagna ha pubblicato un Bollettino informativo per la lotta alla processionaria, ed è disponibile un video realizzato nel febbraio 2021 all’interno del “Progetto gestione fitosanitaria verde ornamentale e tutela delle api“.
Gli interventi di controllo dell’insetto, previsti dal D.M. 30 ottobre 2007, sono obbligatori qualora ci siano rischi per la sopravvivenza delle piante o per la salute delle persone.
Al fine di tutelare la salute pubblica e garantire il massimo contenimento dell’infestazione sul territorio comunale, come da ordinanza n. 11 del 04-03-2020, è necessario che i proprietari, amministratori condominiali o conduttori a vario titolo di aree verdi ove siano presenti pini o cedri mettano in atto le seguenti azioni:
- effettuare annualmente durante il periodo invernale – inizio primaverile, e comunque nel periodo compreso tra il 20 gennaio e 20 aprile, tutte le opportune verifiche e ispezioni sugli alberi posti a dimora nei terreni di loro pertinenza al fine di accertare la presenza di nidi di processionaria del pino. Dette verifiche dovranno essere effettuate con maggiore attenzione sulle seguenti arboree, senza escludere le altre specie di conifere potenzialmente aggreditili dall’insetto:
– pino nero (Pinus nigra),
– pino silvestre (Pinus silvestris),
– pino domestico (Pinus pinea),
– pino marittimo (Pinus pinaster),
– varie specie di cedro (Cedrus spp.); - intervenire obbligatoriamente e immediatamente, qualora si riscontrasse la presenza dei nidi di processionaria, mediante la rimozione e la distruzione dei nidi stessi, adottando tutte le protezioni individuali indispensabili per evitare il contatto con i peli urticanti delle larve e rivolgendosi preferibilmente a ditte specializzate. I nidi dovranno essere asportati unitamente al pezzo di ramo interessato e dovranno essere chiusi accuratamente in appositi sacchi in materiale plastico al fine di evitare la dispersione in aria di parti pericolose per la salute umana. Tali sacchetti, sempre ben chiusi, dovranno successivamente essere conferiti a ditte specializzate e autorizzate allo smaltimento;
- fatto salvo l’obbligo di asportazione dei nidi come sopra descritto, di mettere in atto, secondo necessità e rivolgendosi a ditte specializzate, adeguate tecniche di profilassi (esempio: trattamenti microbiologici, endoterapici) o mezzi di complemento (es. cattura massale condotta con trappole e feromoni);
- effettuare trattamenti con prodotti chimici solo se interventi di altra natura messi in atto non dovessero risultare efficaci. In tal caso gli interessati dovranno avvalersi esclusivamente da ditte specializzate che dovranno attuare gli interventi in modalità esclusivamente endoterapica.
Ai sensi del punto A3 del DGR n 541/2016 le ditte che effettuano l’intervento dovranno trasmettere al servizio Igiene Pubblica dell’AUSL (" class="broken_link">sanitapubblicascandiano@pec.ausl.re.it), almeno 10 giorni prima del trattamento i seguenti elementi:
– luogo in cui si effettua il trattamento;
– data del trattamento e orario di inizio;
– sostanza attiva utilizzata;
– nome commerciale del formulario e relativa scheda di sicurezza;
– nominativi del personale impiegato nell’utilizzo e distribuzione del prodotto fitosanitario e relativa
documentazione che attesti il possesso del titolo abilitante all’impiego;
– modalità di trattamento adottate;
– caratteristiche tecniche delle attrezzature utilizzate e documentazione relativa ai controlli funzionali
periodici/taratura e manutenzione obbligatoria in corso di attività;
– nominativo del responsabile del trattamento/responsabile di cantiere.
Per quanto riguarda le aree forestali, nel caso in cui i relativi proprietari o conduttori riscontrino una presenza rilevante di nidi di processionaria, lo dovranno immediatamente notificare al Servizio Fitosanitario Regionale, il quale prescriverà le modalità di intervento più opportune.